porporina
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. porporino]. – 1. Sostanza colorante (un ossiantrachinone) posta in commercio sotto forma di una pasta rosso-bruna, insolubile in acqua, usata per tingere il cotone mordenzato in rosso vivo o rosso bruno; p. brillante, colorante organico artificiale del gruppo dei diazoderivati; p. commerciale, preparato contenente i principali coloranti della robbia in quantità maggiore rispetto a quella contenuta nella radice della pianta. 2. Nome comunem. dato a polveri metalliche finissime (dette anche colori al bronzo), usate per ricoprire con una specie di doratura, a scopo decorativo, oggetti di varia natura; in partic., il bisolfuro di stagno utilizzato come pigmento fin dall’antichità classica per dorare le tessere dei mosaici (per questo chiamato oro musivo o giallo di stagno) e, spec. nel medioevo, nonostante la scarsa stabilità, nelle miniature o nella scrittura.