portabilita del numero
portabilità del numero (portabilità dei numeri), loc. s.le f. Possibilità offerta ai clienti di telefonia mobile di passare da un gestore a un altro, continuando a conservare invariato il proprio numero telefonico. ◆ S’inasprisce lo scontro tra Telecom e i suoi concorrenti italiani sul «listino» presentato dall’ex monopolista per attuare la preselezione e la portabilità del numero, ovvero le ultime due misure che mancano per completare l’apertura del mercato della telefonia. (Sole 24 Ore, 10 febbraio 2000, p. 12, Italia-Economia) • La decisione dell’Agcom, che segue i pareri favorevoli dell’Ue e dell’Antitrust italiano, pone alcune limitazioni ai gestori, a partire da un obbligo di trasparenza nei prezzi e nelle tariffe applicate ai clienti dei nuovi prodotti. Inoltre Telecom Italia dovrà predisporre un analogo servizio, nell’offerta all’ingrosso, destinata a altri operatori che vogliano effettuarlo. Mentre a Vodafone è stato imposto l’obbligo d’identificazione del chiamante e la portabilità del numero trasferito a altri operatori. (Antonella Baccaro, Corriere della sera, 3 agosto 2007, p. 22, Economia) • Il Belpaese ha un numero di schede telefoniche pari al 152% della popolazione, ma il numero degli abitanti italiani rende il nostro mercato «il più ampio dell’Ue e uno dei più grandi al mondo». Merito anche della portabilità dei numeri, come evidenziato dai 14 milioni di schede trasferite da un gestore all’altro dal 2002 (4,1 milioni solo lo scorso anno). (Alberto D’Argenio, Repubblica, 17 marzo 2008, p. 24, Economia).
Espressione composta dal s. f. inv. portabilità, dalla prep. di e dal s. m. numero, ricalcando l’espressione ingl. number portability.
Già attestato nel Corriere della sera del 13 luglio 1997, p. 19, Cronache (Alessandro Penati).