portinaio
portinàio (ant. portinaro, portonàio e portonàrio) s. m. (f. -a) [lat. mediev. portinarius, portonarius, der. di porta «porta1»]. – Persona addetta alla custodia e sorveglianza di uno stabile d’abitazione privato, con altri compiti accessorî; in questa accezione, è sinon., di tono meno elevato, di portiere, che è la denominazione ufficiale e oggi più diffusa. Anche, persona con compiti di custodia e di sorveglianza all’ingresso di sedi di comunità religiose: il p., la p. di un convento (e, in funzione appositiva: il frate p., la suora portinaia). Con accezione più generica, custode di una porta; in tale accezione, il termine, usato solo al masch., talora alternandosi con portiere, fu usato in passato per indicare il guardiano (civile o militare) delle porte di una città o terra murata, e anche il gabelliere che riscuoteva i dazî alle porte della città; in Dante (Purg. IX, 92), il cortese portinaio, l’angelo di guardia alle porte del Purgatorio (indicato, per altro, pochi versi prima come portiere); nel linguaggio com., ma di tono elevato, il p. del cielo o del paradiso, il santo p., san Pietro.