porto2
pòrto2 s. m. [der. di portare]. – 1. L’atto, il fatto di portare. Solo nella locuz. p. d’armi o, meno spesso, p. d’arme (ricalcata sul fr. port d’armes o d’arme), il fatto di portare armi indosso, e più comunem. l’autorizzazione (propr. licenza di p. d’armi) a portare armi fuori della propria abitazione, rilasciata, per i fucili (anche quelli a uso di caccia) dal questore, e per altri tipi di armi (per es., rivoltelle di qualunque calibro), ma solo in caso di dimostrato bisogno, dal prefetto: chiedere, ottenere, concedere, togliere il p. d’armi; avere il p. d’armi; per estens., il documento che attesta tale autorizzazione: mostrare, perdere il p. d’armi. Con il primo sign., p. abusivo di armi, reato, punito con l’arresto, commesso da chi senza titolo porti armi in luogo pubblico o aperto al pubblico. 2. a. Trasporto (di merci, bagaglio, lettere): spedizione per ferrovia con p. a domicilio (oggi comunem. consegna); il p. viene a costare molto. b. Il prezzo, la spesa del trasporto di cose per via terrestre, e spec. mediante ferrovia: il p. è a carico del committente; spedizione franco di p., o con p. affrancato, quando è pagato dal mittente alla partenza; p. assegnato, quando è pagato allo svincolo dal destinatario contro un piccolo diritto speciale. Anche, spec. in passato, affrancatura di una lettera: pagare il p.; se la lettera supera il peso, paga due p. (o doppio p.). Nel linguaggio banc., porti lettere, più com. nella grafia unita portilettere (v.).