portolano
(ant. portulano) s. m. [dal lat. mediev. portulanus, der. di portus -us «porto2»; cfr. il rapporto hortus - hortulanus]. – 1. Anticam., nell’Italia merid. sotto il dominio degli Svevi, Angioini e Aragonesi, e poi nel Regno delle Due Sicilie, guardiano dei porti incaricato di sovrintendere al traffico delle merci e all’applicazione dei dazî. Nelle province napoletane aveva questo nome anche l’ufficiale preposto alla manutenzione delle strade, all’edilizia e alla distribuzione delle acque. 2. a. Nel linguaggio marin., elencazione metodica dei porti di una determinata regione, contenente la descrizione minuta dei fondali, delle coste, delle correnti, delle maree, dei venti, dei segnali, ecc.; attualmente è preparata e pubblicata dagli uffici idrografici dei varî paesi e costituisce un complemento necessario delle carte nautiche, indispensabile per le navigazioni. b. Per estens., in aeronautica, guida per la navigazione aerea, contenente la descrizione del terreno, le indicazioni degli aerofari, dei radiofari, ecc., e le notizie riguardanti le rotte, gli aeroporti, gli idroscali, ecc.