posare /po'sare/ [lat. tardo pausare "cessare"; nel sign. 4. b dell'intr. ricalca il fr. poser] (io pòso, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [posizionare qualcosa con una certa delicatezza: p. la valigia, i libri sulla scrivania] ≈ appoggiare, (lett.) collocare, deporre, depositare, mettere (giù), poggiare, [con particolare garbo] adagiare. ↔ alzare, levare, sollevare, togliere. ● Espressioni: fig., posare le armi → □. b. [mettere qualcosa in un luogo, una sede prefissata e sim.: p. un cavo] ≈ impiantare, installare, montare. ‖ collocare, mettere, posizionare. ↔ disinstallare. c. [posizionare una parte del corpo in qualche luogo, con la prep. su del secondo arg.: p. la testa sul cuscino; gli posò una mano sulla spalla] ≈ appoggiare, mettere, poggiare. ● Espressioni: posare gli occhi (o lo sguardo) (su qualcuno o qualcosa) → □. 2. (fig., non com.) [arginare un sentimento violento dentro di sé: p. l'ira] ≈ acquietare, (tosc.) chetare, deporre, (lett.) dimettere, placare, quietare, sedare, sopire. ↔ aizzare, alimentare, attizzare, eccitare, fomentare. ■ v. intr. (aus. avere) 1. (ant., lett.) [stare in riposo: or poserai per sempre, Stanco mio cor (G. Leopardi)] ≈ giacere, riposare. 2. [di liquido, depositare sul fondo le particelle solubili in sospensione: lasciar p. il vino] ≈ decantare, riposare, sedimentare. 3. (lett.) [avere una struttura come base, come sostegno e sim., con la prep. su, anche fig.: la costruzione posa sulla roccia; la tua tesi posa su un errato presupposto] ≈ appoggiarsi, gravare, gravitare, (non com.) insistere, poggiare, reggersi, sostenersi, [in senso fig.] basarsi, [in senso fig.] fondarsi. 4. a. [rimanere immobile per essere ritratti o fotografati, con la prep. per: p. per un ritratto, per foto pubblicitarie] ≈ stare (o mettersi) in posa. b. (fig.) [assumere e ostentare atteggiamenti non spontanei, con le prep. a, da seguite da un compl. predicativo o assol.: p. a (o da) intellettuale; sarebbe carina, ma posa troppo] ≈ atteggiarsi (a), darsi delle arie (da), [con uso assol.] (gerg.) fomentarsi, [con uso assol.] (gerg.) tirarsela. ■ posarsi v. intr. pron., ant. [stare in riposo: A guisa di leon quando si posa (Dante)] ≈ giacere, rilassarsi, riposarsi. ■ v. rifl. [fermarsi scendendo o cadendo lentamente dall'alto, con la prep. su: la farfalla si posò su un fiore; la neve si posava sui tetti] ≈ adagiarsi, appoggiarsi, fermarsi, poggiarsi. ↔ alzarsi (da), sollevarsi (da). □ posare gli occhi (o lo sguardo) (su qualcuno o qualcosa) 1. [osservare con intensità e interesse: p. gli occhi su una ragazza, su un oggetto] ≈ fermare gli occhi (o lo sguardo), fissare (ø). ↓ guardare. 2. (fig., fam.) [avere interessi particolari, non sempre leciti, per qualcosa, con la prep. su: ha posato gli occhi sull'eredità] ≈ adocchiare (ø), mirare (a), puntare (a). □ posare le armi [rinunciare a un'impresa] ≈ abbandonare (o deporre o, lett., rendere) le armi, arrendersi, capitolare, darsi per vinto, demordere, desistere. ↔ combattere, lottare, resistere, (fam.) tenere duro.