posatura
s. f. [der. di posare]. – 1. Con riferimento a liquidi, il fatto di posare, di sedimentare: attendere la p. del caffè; soluzione di lenta o rapida posatura. Più spesso, in senso concr., il sedimento che si deposita al fondo del recipiente (detto anche posata, fondata, fondiglio): quest’olio ha lasciato parecchia p. nella bottiglia; anche fig., nell’uso letter.: la sua coscienza politica era gravata dalla p. delle antiche parti guelfa e ghibellina (Carducci). 2. letter. o ant. a. Positura, come posizione del corpo, delle membra: certi atti suoi familiari, certe guardature a traverso, certe p. sdegnose non si possono scrivere (Machiavelli). b. Pausa con cui, in uno scritto (mediante la punteggiatura) o in un discorso orale, si suddividono le singole frasi nel periodo o i varî periodi. c. Posa della voce sulle sillabe che portano l’accento tonico, e l’accento stesso.