positive discrimination
loc. s.le m. o f. inv. Disparità di trattamento che finisce per favorire chi appartiene a una minoranza. ◆ La strada del «positive discrimination», che in Italia prende soprattutto la fisionomia delle «quote» [di rappresentanza femminile in Parlamento], mi sembra una strada obbligatoria, uno dei pochissimi strumenti disponibili, ma nessuno deve illudersi sull’automaticità dei suoi risultati. (Paul Ginsborg, Repubblica, 9 marzo 1999, p. 4, Politica interna) • [Sarah Smith] ha un bell’accento scozzese, colto e ben modulato (i rappresentanti della frangia celtica nel Regno Unito sono come una minoranza etnica da proteggere e da coccolare nello spirito della «positive discrimination»). (Foglio, 14 agosto 1999, p. 3).
Dall’ingl. positive discrimination.
V. anche discriminazione positiva.