possessivo
agg. [dal lat. possessivus, der. di possidere «possedere», part. pass. possessus]. – 1. Che esprime il concetto di possesso, che indica a chi una cosa appartiene. In grammatica: a. Aggettivi p. (o, sostantivato, i possessivi), gli aggettivi mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro (detti rispettivamente di 1a, 2a, 3a persona singolare, di 1a, 2a, 3a persona plurale), a cui si aggiungono anche proprio e altrui; genericam., mio significa «che posseggo io, che appartiene a me», tuo «che possiedi tu, che appartiene a te», e così via; proprio è usato con funzione prevalentemente rafforzativa (nel tuo proprio interesse) o come riflessivo per la 3a persona (ognuno cerca, o tutti cercano, il proprio benessere). Oltre alla proprietà e al possesso, gli aggettivi possessivi esprimono, rispetto ai pronomi personali io, tu, egli, ecc., anche le altre relazioni che, rispetto a sostantivi, sono espresse dal complemento di specificazione (così la tua partenza «il fatto che tu parti», i nostri educatori «coloro che educano noi» sono paralleli a la partenza del babbo, gli educatori dei giovani, dove si ha rispettivam. un genitivo soggettivo e un genitivo oggettivo). Per la presenza degli agg. possessivi davanti a nomi di parentela, che in alcuni casi comporta l’omissione dell’articolo, v. articolo. b. Complemento di specificazione possessiva, il complemento di specificazione che determina la relazione di possesso (per es. «gli occhiali del nonno»), e così, per il latino, genitivo p., espressione con cui è talora indicato anche il genitivo sassone (v. sassone); caso p., denominazione che i grammatici latini talvolta usarono per il genitivo, essendo questo caso adoperato prevalentemente per esprimere un rapporto di possesso. c. Nomi p. (lat. nomina possessiva), antica denominazione degli aggettivi, derivati per lo più da nomi proprî, aventi la medesima funzione del genitivo possessivo (per es. «la villa ciceroniana», «l’esercito pompeiano», ecc.). 2. a. Di persona che manifesta un geloso attaccamento a tutto quanto possiede, e in partic., con riferimento alla sfera dei rapporti interpersonali, che tende a volere tutta per sé una persona amata, escludendola dalle relazioni con altri, fino a limitarne e opprimerne la personalità: un individuo chiuso e p.; è una madre p. nei confronti dei figli; è molto p. verso gli amici; per estens.: comportamento, sentimento p.; sguardo, atto, gesto possessivo. b. Nel linguaggio della psicanalisi, lo stesso che captativo. ◆ Avv. possessivaménte, in modo possessivo, con possessività: amare qualcuno possessivamente.