post-Arafat
(post Arafat), agg. inv. Successivo all’uscita di scena di Yasser Arafat (1929-2004), già presidente dell’Anp. ◆ Capo della delegazione palestinese ai negoziati di pace di Madrid (1991), Abdel Shafi afferma oggi di non avere più alcuna residua illusione circa la controparte israeliana. Anche se lui lo nega, in uno scenario «post-Arafat» potrebbe avere un ruolo al di sopra della parti e garantire la transizione verso una nuova leadership. (Stampa, 11 dicembre 2001, p. 11, Estero) • che Arafat sia inaffidabile è sacrosanto ma che non esista uno scenario post-Arafat per il Medioriente è altrettanto vero. (Libero, 31 gennaio 2002, p. 14, Esteri) • Il fronte islamico diventa una forza politica centrale nella Palestina post Arafat. Nell’incertezza dopo la chiusura delle urne, ieri sera, almeno un dato è chiaro: Hamas assume un ruolo fondamentale e Fatah quasi certamente non potrà più governare senza tenerne conto. (Lorenzo Cremonesi, Corriere della sera, 26 gennaio 2006, p. 2).
Derivato dal nome proprio (Yasser) Arafat con l’aggiunta del prefisso post-.
Già attestato nel Corriere della sera del 12 novembre 1997, p. 13 (Lorenzo Cremonesi).