posta spazzatura
loc. s.le f. Spedizione non richiesta di posta, perlopiù elettronica, soprattutto a scopo pubblicitario. ◆ Se le cassette postali fisiche non sono così stracolme di posta spazzatura quanto quelle elettroniche, la spiegazione sta nel costo: ogni invio paga in Italia da 0,26 a 0,31 euro, cui vanno aggiunti carta, stampa e busta; (Franco Carlini, Corriere della sera, 24 maggio 2003, p. 29, Economia) • Una invasione di pubblicità di tutti i generi, talvolta offensive, altre volte oscene, sicuramente non richieste. Un catalogo digitale delle miserie umane. In realtà, solo una goccia dell’oceano di posta spazzatura inviata dai famigerati «spammer»: 14 miliardi sul totale di 20 miliardi di messaggi che ogni giorno attraversano la rete. (Antonio Dini, Sole 24 Ore, 17 aprile 2004, p. 7, Tecnologia & Scienze) • Quali sono le novità di Vista e Office 2007, riguardo alla sicurezza? «Più privacy grazie a sistemi di protezione per i documenti, meno posta spazzatura grazie a filtri dinamici e blacklist automatiche sempre aggiornate, programma anti-spyware integrato, ma soprattutto Windows Defender, che resta in esecuzione automatica e si aggiorna da solo». [Pietro Panepinto intervistato da Anna Masera] (Stampa, 10 gennaio 2007, p. 25, Cronache Italiane).
Composto dai s. f. posta e spazzatura, ricalcando l’espressione ingl. junk mail.
Già attestato nel Corriere della sera del 21 gennaio 2000, p. 26 (Stefano Eco).
V. anche mail spazzatura, messaggio-spazzatura.