postglobal
agg. inv. Successivo all’affermarsi del fenomeno della globalizzazione. ◆ Gli investimenti internazionali dell’Occidente rimarranno largamente in Occidente, quelli dell’Oriente in Oriente, ciascun operatore cercherà, assai più di prima, paesi simili al suo per cultura, norme giuridiche, principi generali, valori. L’idea stessa che le differenze di questi fattori si possano superare e stemperare in tempi brevi, grazie alla potente azione unificante del mercato, subirà quanto meno una battuta d’arresto. Il mondo, in altre parole, sarà meno globale e più raggruppato in grandi regioni. Postglobal, appunto. (Mario Deaglio, Stampa, 25 settembre 2001, p. 31, Società e Cultura) • È cambiato il clima sociale, nei confronti della globalizzazione che accompagna l’economia, la politica, le istituzioni. Si delinea un orizzonte diverso, oggi. Più che «no global», secondo Mario Deaglio, è «postglobal». (Ilvo Diamanti, Repubblica, 11 aprile 2004, p. 14, Commenti).
Dall’ingl. postglobal.