• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

postìccio

Vocabolario on line
  • Condividi

posticcio


postìccio agg. e s. m. [dall’ant. apposticcio, che è il lat. tardo appositicius, der. di apposĭtus, part. pass. di apponĕre «porre accanto»] (pl. f. -ce). – 1. a. Aggiunto o applicato dopo, o ad arte, allo scopo di imitare quello che non c’è, o non c’è più; quindi non naturale, artificiale, finto: barba p.; denti p.; riccioli p.; capelli p., finti, applicati per speciali acconciature, anche assol., posticci, e più spesso al sing.: mettersi un p.; in testa aveva un p. biondo co’ riccioli, ... e, su, un cappellino ritto come una cresta (Cicognani). b. agg. Provvisorio, che si può rimuovere rapidamente: una parete p.; un ponte, un palco posticcio. c. agg. In senso fig., artificioso, ambiguo, falso: una vita p.; atteggiamenti, sentimenti posticci. d. agg. Detto di nome, inventato, immaginario: nasconderò sotto nomi p. i nomi veri (E. Cecchi). 2. ant. In agraria, terra p., terreno p., terra di riporto, aggiunta ad altra terra, o anche trasportata in un luogo da alluvioni di fiumi o torrenti. Come s. m., terra (per lo più di riporto) dove si coltivano giovani piante destinate a esser trapiantate; vivaio. 3. ant. In marina: a. Remo p., remo che si aggiungeva a un altro, in modo che ce ne fossero due per banco. b. s. m. Il secondo degli uomini che, nelle galee, vogavano allo stesso remo, venendo dopo il vogavanti. In questo e nel seguente sign., fu in uso anche apposticcio. c. s. m. Nella costruzione delle galee, grande telaio di travi di legno, che correva a murata, da poppa a prua, al di sopra dell’orlo dello scafo, e sporgeva di circa 1,50 m, sostenuto da robuste mensole (baccalari): serviva di appoggio agli scalmi dei remi.

Sinonimi e contrari
posticcio
posticcio /po'stitʃ:o/ [dall'ant. apposticcio, lat. tardo appositicius, der. di apposĭtus, part. pass. di apponĕre "porre accanto"] (pl. f. -ce). - ■ agg. 1. [aggiunto o applicato dopo, o ad arte, allo scopo di imitare quello che non c'è, o...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali