postumo /'pɔstumo/ [dal lat. postŭmus, der. dipost "dopo", con valore di superl. ("ultimo")]. - ■ agg. 1. [che si compie in ritardo: pentimento p.] ≈ (non com.) intempestivo, tardivo. ‖ inutile. ↔ immediato, puntuale, tempestivo. ↑ precoce. 2. (estens.) [che vede la luce dopo la morte della persona interessata: opera p. di uno scrittore] ≈ ‖ post mortem. ■ s. m. 1. (med.) [spec. al plur., alterazione che permane a seguito di una malattia: soffrire i p. di una bronchite] ≈ conseguenza, effetto, reliquato, ripercussione, sequela, strascico. ↑ complicanza, complicazione. ↔ prodromo, sintomo. 2. (estens.) [spec. al plur., ciò che permane a seguito di una situazione di disagio: i p. di una crisi economica] ≈ coda, conseguenza, eco, effetto, (lett.) reliquato, ripercussione, seguito, strascico. ↔ avvisaglia, indizio, segnale, sintomo, spia.