prassinoscopio
prassinoscòpio s. m. [dal fr. praxinoscope, comp. del gr. πρᾶξις «azione» e di -scope «-scopio»]. – Apparecchio, realizzato nel 1877 dal fotografo fr. E. Reynaud (1844-1918), come perfezionamento dello zootropo, per ottenere l’animazione di un’immagine: era costituito da un tamburo cilindrico o poligonale, provvisto di una serie di fenditure sulla faccia superiore, sulla cui superficie interna laterale erano disposte una serie di immagini, rappresentanti le fasi successive del movimento di una figura singola, e con all’interno un prisma le cui facce (in numero corrispondente alle immagini) erano costituite da specchi; ruotando rapidamente il tamburo, attraverso le fenditure si osservava la sovrapposizione delle immagini riflesse da ogni specchio con la conseguente impressione di movimento.