pre-voto
s. m. e agg. inv. Voto preliminare, consultazione che precede una tornata elettorale; a essa relativo. ◆ In California, chiunque può votare per i candidati dei due partiti, anche se non è iscritto né militante di quella formazione. E dalle scelte di questo «pre-voto» potrebbe anche uscire, come è già capitato in passato, il prossimo presidente degli Stati Uniti. (Foglio, 3 giugno 1998, p. 1, Prima pagina) • È partita anche a Milano la campagna per il referendum sulla procreazione assistita. Cominciano così anche in città gli appuntamenti pre-voto. (Giangiacomo Schiavi, Corriere della sera, 30 marzo 2005, p. 51) • I quattro schieramenti sono quasi pronti. A pochi giorni dalla consegna delle liste proseguono a pieno ritmo le manovre pre-voto (Maurizio Tagliano, Stampa, 25 aprile 2006, Imperia, p. 33).
Derivato dal s. m. voto con l’aggiunta del prefisso pre-.
Già attestato nella Repubblica dell’8 luglio 1984, p. 2 (Sandra Bonsanti).