preallarme
s. m. [comp. di pre- e allarme]. – 1. Segnale che precede il segnale di allarme vero e proprio, e ha la funzione di avvertire della possibile imminenza di un pericolo (calamità naturale, attacco militare, e sim.); in partic. si è indicato con questo termine, a partire dalla seconda guerra mondiale, il segnale acustico con cui si annunciava, spec. in installazioni militari, la possibilità di un’incursione aerea nemica: far scattare il preallarme. Stato di p. (detto anche semplicem. preallarme), quello durante il quale si prendono i primi provvedimenti difensivi in caso di pericolo, ovvero si attuano i provvedimenti necessarî per poter intraprendere una missione in tempi brevi; nel linguaggio militare l’espressione indica anche, e principalmente, un insieme di predisposizioni e di misure (limitazione di permessi e di licenze, rafforzamento della vigilanza mediante incremento del numero del personale di guardia, approntamento dei magazzini e dei depositi per la distribuzione di scorte di munizioni, ecc.) tali da consentire a un reparto o a un corpo militare di passare rapidamente allo stato di allarme: mettere i reparti in stato di preallarme. 2. fig. Avvertimento, segnalazione: quell’improvviso malessere fu come un p.; anche, stato di tensione, di ansia che precede un avvenimento importante: da quando ha ricevuto la comunicazione giudiziaria è continuamente in preallarme.