precipitare [dal lat. praecipitare, der. di praeceps -cipĭtis "precipite"] (io precìpito, ecc.). - ■ v. tr. 1. [buttare verso il basso: i Romani precipitavano i traditori dalla rupe Tarpea] ≈ (fam.) buttare giù, lanciare, scagliare. ↑ scaraventare (giù). 2. (fig., non com.) a. [stabilire in fretta, anche assol.: p. la partenza; p. una decisione; non precipitiamo!] ≈ accelerare, affrettare, anticipare, sollecitare. ↔ posticipare, rimandare, rinviare, ritardare. b. (non com.) [far cadere in una situazione negativa, spec. economica: il fallimento lo ha precipitato nella miseria] ≈ gettare, piombare, sprofondare. ↔ risollevare (da). ■ v. intr. (aus. essere) 1. a. [scendere rovinosamente verso il basso, spec. con la prep. da: è precipitato dal ponte; un vaso è precipitato giù dal terzo piano] ≈ balzare giù, cadere (a capofitto), crollare, piombare (giù), schiantarsi, volare (giù), [con uso assol.] stramazzare (al suolo). b. (fig.) [passare a uno stato peggiore, con la prep. in: p. nella più nera disperazione; p. in rovina] ≈ cadere, finire, piombare, sprofondare. ↔ risollevarsi (da). 2. (fig.) [assol., volgere rapidamente verso la catastrofe: la situazione è precipitata] ≈ tracollare. ↓ aggravarsi, degenerare, deteriorarsi, esasperarsi, guastarsi, inasprirsi, peggiorare. ↔ ristabilirsi, sistemarsi. ↓ alleggerirsi, migliorare. 3. (chim.) [riferito a una sostanza disciolta in una soluzione, staccarsi dalla soluzione stessa] ≈ depositarsi, sedimentarsi, separarsi. ■ precipitarsi v. rifl. 1. [scendere volontariamente dall'alto, spec. con intenti suicidi, nel vuoto o nell'acqua, con la prep. da: p. da un aereo con il paracadute] ≈ balzare giù, buttarsi, catapultarsi, gettarsi, lanciarsi, scagliarsi, scaraventarsi. 2. (fig., fam.) [spostarsi a gran velocità, con slancio e sim.: si è precipitato ad aprirgli la porta] ≈ accorrere, affrettarsi, correre, (fam.) fiondarsi, (fam.) scapicollarsi, volare. ↔ attardarsi, indugiare. [⍈ LANCIARE]