predicatore
predicatóre s. m. (f. -trice, pop. non com. -tóra) [dal lat. praedicator -oris «elogiatore», e nel lat. tardo «chi tiene una predica»]. – 1. a. raro. Annunciatore del cristianesimo, del Vangelo, dei precetti della Chiesa: Paolo p. delle Genti, per antonomasia, l’apostolo Paolo (più com. apostolo delle Genti). b. Chi tiene una predica, delle prediche, parlando pubblicamente in chiesa: un famoso p.; un p. molto eloquente; un p. instancabile; il p. è salito sul pulpito; ordine dei p. o dei frati p., l’ordine dei domenicani. P. apostolico, oratore, eletto dal papa e facente parte della famiglia pontificia, che tutti i venerdì di Quaresima e in quattro giorni dell’Avvento predica nel palazzo apostolico al papa, ai cardinali e agli alti prelati. c. estens. Chi esorta pubblicamente a seguire un’idea, un principio, una dottrina, una legge morale, a seguire un comportamento, a tenere un certo tipo di atteggiamento e sim.: i p. della libertà, della giustizia, dei diritti civili, della difesa della natura, della pace, della carità cristiana, della fede. d. fig., scherz. Persona che esorta, ammonisce, dà consigli, per lo più con tono pedante, moraleggiante, fastidioso: ha un’aria da p. che non sopporto; smettila di fare il predicatore! 2. In medicina, mano di p., deformazione della mano che si presenta estesa sull’avambraccio con le falangine e le falangette flesse sulle falangi; è dovuta a paralisi dei muscoli flessorî della mano. ◆ Dim. e spreg. predicatorèllo.