predicazione
predicazióne s. f. [dal lat. praedicatio -onis «celebrazione, elogio» tardo e rispettivam. mediev. con i due sign. che seguono]. – 1. a. L’attività del predicare, come ufficio svolto dai religiosi nelle chiese (o anche in luoghi pubblici) per l’insegnamento o la diffusione della dottrina e delle verità di fede, per la spiegazione dei testi sacri, per l’ammaestramento morale: la p. del Vangelo; frati, missionari dediti alla p.; analogam., la p. di Gesù; ecco il grande scopo della p. di Cristo: far conoscere sé agli uomini e in sé il Padre (Rosmini). Non com., singola predica: quando udirete sonare le campanelle, verrete qui di fuori della chiesa là dove io al modo usato vi farò la p. (Boccaccio). b. Per estens., opera svolta con discorsi e scritti per la divulgazione di dottrine e ideali non religiosi: la p. dei grandi riformatori sociali; p. rivoluzionaria; la zelante fede della sua [del Bembo] p. in favore della lingua toscana (Carducci). 2. Nella logica, attribuzione di un predicato, e quindi di una proprietà o di una qualità, a uno o più soggetti.