predizione
predizióne s. f. [dal lat. praedictio -onis, der. di praedicĕre «predire»]. – 1. Il fatto di predire, di annunciare cioè in precedenza, a voce o in uno scritto (e di solito con autorità e in tono solenne) l’avverarsi di cose future, per ispirazione profetica, divina, paranormale (o affermate tali), o in seguito a ipotesi o induzioni fondate su esperienze pregresse, o sulla base di calcoli e dati scientifici: la p. dell’avvenire; fare una p., delle predizioni; la p. di un’eclisse, le p. di una teoria scientifica; la profezia è la p. certa degli eventi futuri che non possono prevedersi dagli uomini nelle cause naturali (Galluppi). Nel linguaggio scient. e tecnico il termine si è venuto affiancando, per influenza dell’ingl. prediction, al più diffuso previsione (e analogam. predittore è talora usato, per influenza dell’ingl. predictor, invece di previsore, spec. quando si faccia riferimento a settori dedicati alla previsione di eventi). 2. In senso concr., l’evento stesso che viene predetto o che è stato predetto: secondo la p. dell’oracolo; le p. dei profeti, degli astrologi, dei chiaroveggenti; la p. di un castigo, di una carestia; una tremenda p.; la p. non si avverò; don Rodrigo era fin allora rimasto tra la rabbia e la maraviglia, attonito, non trovando parole; ma, quando sentì intonare una p., s’aggiunse alla rabbia un lontano e misterioso spavento (Manzoni).