prefigurare
v. tr. [dal lat. tardo praefigurare, comp. di prae- «pre-» e figurare «immaginare, foggiare»], letter. – 1. Anticipare o preannunciare, per lo più attraverso allusioni, simboli, allegorie, eventi o situazioni che si realizzeranno in futuro: l’uccisione di Abele, dice sant’Agostino, prefigura la morte di Cristo. 2. Nel linguaggio della critica, dare figura o forma, da parte di uno scrittore, artista, ecc. a idee, motivi, atteggiamenti dello spirito o del gusto, che poi troveranno sviluppo in altre opere dello stesso artista o di altri posteriori: alcuni toni cari al crepuscolarismo sono prefigurati (o si prefigurano) nel Pascoli. 3. tr. pron. Immaginare, rappresentarsi, raffigurarsi anticipatamente: mi prefiguro fin d’ora quello che succederà; cercava di prefigurarsi ciò che l’attendeva (Sebastiano Vassalli). 4. intr. pron. Presentarsi, delinearsi: la situazione si prefigurava difficile; anche avere una determinata immagine di sé: mi prefiguro con difficoltà tra vent’anni, ormai anziano.