prematuro
agg. [dal lat. praematurus, comp. di prae- «pre-» e maturus «maturo»]. – Anticipato, di cosa che avviene prima del tempo debito o normale, o comunque troppo presto: parto p., nascita p.; morte p., fine p.; la p. scomparsa di un promettente artista. Anche, di cosa che si fa prima del tempo opportuno, del momento adatto: una decisione, una deliberazione p.; un tuo intervento presso la direzione potrebbe risultare p.; e con valore neutro in funzione di predicato: è prematuro ricorrere a soluzioni così drastiche. In partic., neonato p. (o assol., come sost., un p., una p., il reparto dei p.), il neonato venuto alla luce prima del termine della gravidanza (v. anche neonato). ◆ Avv. prematuraménte, prima del tempo debito o normale (o tale ritenuto in rapporto a considerazioni varie): un neonato venuto prematuramente alla luce; morire prematuramente; uno studioso prematuramente scomparso; prima del tempo opportuno, del momento giusto: la notizia è stata diffusa prematuramente.