premettere
preméttere v. tr. [dal lat. praemittĕre, propr. «mandare innanzi», comp. di prae- «pre-» e mittĕre «mandare», rifatto su mettere] (coniug. come mettere). – 1. Fare una premessa, far precedere a un discorso, a un racconto, a una trattazione e sim. una breve esposizione di fatti, circostanze, nozioni su cui l’ascoltatore o il lettore deve essere anticipatamente informato: prima di trattare questa materia occorre p. alcune nozioni di carattere generale; premise una breve prefazione al suo libro; seguito da prop. oggettiva: bisogna p. che le persone di cui vi parlo non erano presenti al fatto; premetto di non essere un esperto. 2. ant. Mandare innanzi; in partic., inviare in avanscoperta. ◆ Part. pass. premésso, usato solitamente con valore verbale: come emerge dalle premesse osservazioni; la dichiarazione premessa al provvedimento; l’aggettivo «nuovo» può avere significato diverso a seconda che sia premesso o posposto al sostantivo; in costruzione assoluta: premesso ciò, il discorso apparirà più chiaro; premesso che ..., seguito da prop. oggettiva, formula con cui solitamente s’introduce o si riassume un discorso, un’affermazione, una dichiarazione (o comunque una «premessa») che si fa precedere al discorso principale, anche in documenti ufficiali, in avvisi al pubblico, e sim.