premura
s. f. [der. di premere]. – 1. Cura, sollecitudine verso persona, cosa, affare o problema che sta molto a cuore: sarà mia p., nostra p.; mi farò p. di comunicarle la data della riunione; darsi, prendersi p. di qualcuno o di qualcosa, darsene pensiero, occuparsene con vivo interessamento; mostrare p. nell’adempimento del proprio dovere; tanti bei precetti di fortezza e di carità, di p. operosa per gli altri, di sacrifizio illimitato di sé (Manzoni). Con senso concr., atto di attenzione affettuosa con cui tale sollecitudine si manifesta; spesso al plur.: la ringrazio delle p. usatemi; è una persona piena di premure; aveva tutte le p. possibili per i suoi genitori. 2. estens. Urgenza, fretta: aver p., avere fretta: ho p. di arrivare, di sbrigare questa faccenda; mi raccomando di far presto: ho p.!; fare premura, e con più forza mettere premura, sollecitare mostrando di aver fretta, di avere urgenza di qualche cosa: bisognerà fargli un po’ di p., altrimenti non ci consegnerà il lavoro in tempo; al plur., fare premure, insistere, raccomandare caldamente: occorrerà fare premure presso il comune perché sia aumentata la vigilanza notturna. Di premura, come locuz. avv., di fretta: andare, lavorare di p.; come locuz. agg., urgente o, anche, importante, che preme, che sta a cuore: è un affare di premura.