premura s. f. [der. di premere]. - 1. a. [l'essere sollecito verso persona, cosa, affare o problema che sta molto a cuore: sarà nostra p. di avvertirla] ≈ cura, preoccupazione, sollecitudine. ↔ negligenza, trascuratezza. ● Espressioni: darsi (o prendersi) premura (di qualcuno o qualcosa) → □; farsi premura → □. b. (estens.) [spesso al plur., atto sollecito e affettuoso nei confronti di qualcuno: essere pieni di premure per i genitori] ≈ attenzione, (fam.) carineria, cortesia, cura, gentilezza, premurosità, riguardo. 2. (estens.) [necessità di fare presto: avere p.] ≈ fretta, (region.) pressa, urgenza. ● Espressioni: mettere (o fare) premura (a qualcuno) → □. ▲ Locuz. prep.: non com., di premura [con la necessità di fare presto: andare di p.] ≈ di corsa, di fretta. ↔ adagio, comodamente, con calma, con comodo, lentamente, piano. □ darsi (o prendersi) premura (di qualcuno o qualcosa) 1. [dare assistenza a una persona in difficoltà: darsi p. della nonna malata] ≈ accudire (ø), assistere (ø), badare (a), curare (ø), curarsi, occuparsi, prendersi cura. ↔ abbandonare (ø), (pop.) fregarsene, infischiarsene, trascurare (ø). 2. [impegnarsi per affrontare un compito e sim.: darsi p. dell'organizzazione del convegno] ≈ curare (ø), curarsi, occuparsi, pensare (a). ↔ (pop.) fregarsene, infischiarsene, (lett.) negligere, tralasciare (ø), trascurare (ø). □ farsi premura [attivarsi per compiere sollecitamente qualcosa, con la prep. di seguita da prop. implicita: mi farò p. di comunicarle la data della riunione] ≈ affrettarsi (a), darsi cura, pensare (a), premurarsi, preoccuparsi, provvedere (a). ↔ omettere, tralasciare, trascurare. ↓ tardare (a). □ mettere (o fare) premura (a qualcuno) [indurre qualcuno ad agire in fretta] ≈ dare (o fare o mettere) fretta, (non com.) premurare (ø), pungolare (ø), sollecitare (ø).