prenunzio
prenùnzio (o prenùncio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. praenuntius, agg. e sost. (nelle tre forme del masch., femm. e neutro), comp. di prae- «pre-» e nuntius: v. nunzio1 e nunzio2], letter. – 1. Preannunciatore, preannunciatrice, e, come agg. (o in funzione di predicato), che costituisce un preannuncio, un segno premonitore: i dolori prenunzi del parto (Capuana); il tripode solido regge Lo spirto prenuncio dei fati (D’Annunzio). 2. Solo come s. m., preannuncio, nel sign. di presagio o anticipazione, o anche di pronostico: un p. di morte, di grandi sconvolgimenti; direste che fra’ Guido ... fosse quasi un prenunzio degli abatini letterari del secolo passato (Carducci).