preso
préso agg. – È propriam. il part. pass. di prendere, che conserva per lo più il suo valore verbale, e solo in alcuni casi ha funzione o uso aggettivale, anche con accezioni proprie, tra cui: 1. Occupato, riservato, prenotato: al ristorante, o a teatro, in treno, in autobus, in aereo i posti erano già tutti p., non c’era più un posto libero, disponibile. 2. a. Impegnato, assorbito da un’attività, anche mentale: è sempre tutto p. dal suo lavoro; s’era immerso nella meditazione e ne era tutto preso. b. Pervaso da un sentimento, da una passione, spec. d’amore: A ciascun’alma presa e gentil core (Dante); invaghito, innamorato: provava come uno stimolo di risa nel pensare agli uomini p. di lei (Alvaro); mi sembri molto preso da questa ragazza. Con gli stessi sign., è spesso usato verbalmente, con la prep. da, o anche di, che introducono, specificandolo, il sentimento da cui si è pervasi. c. Attratto, coinvolto, o pieno di ammirazione, di meraviglia: essere tutto p. da un racconto, da un film, da uno spettacolo, dalla visione del tramonto. 3. Fatto prigioniero: tenere p. un nemico; Un che già p. in mio poter si trova (Marino). 4. Adottato, deciso, soprattutto nella locuz. partito preso (v. partito2, n. 1 a).