pretore
pretóre s. m. [dal lat. praetor -oris, da *praeitor, der. di praeire «andare avanti», propr. «chi precede (l’esercito)»]. – 1. Nell’antica Roma, nome dato in origine ai supremi magistrati della repubblica, comandanti in quanto tali della legione, in seguito chiamati consoli; il titolo rimase allora a un magistrato minore, il cui potere fu ristretto a funzioni esclusivam. giurisdizionali, e ai magistrati che furono istituiti successivamente con analoghe funzioni. P. urbano, quello che amministrava la giustizia tra i cittadini romani; p. peregrino, avente la giurisdizione nei processi tra persone di altra nazionalità. 2. Nell’ordinamento giudiziario italiano, in passato (la figura del pretore è infatti stata abolita nel 1998), magistrato con competenza territoriale delimitata dal mandamento ed estesa per materia sia ai giudizî civili sia a quelli penali: p. titolare; p. onorario; p. capo. Per la locuz. giornalistica p. d’assalto, v. assalto.