prevalenza
prevalènza s. f. [dal lat. tardo praevalentia, der. di praevalere «prevalere», praevalens -entis «prevalente»]. – 1. Il prevalere, l’essere prevalente; la condizione di ciò che ha più forza, più potere, più importanza di altre cose: p. commerciale, politica, militare; il bene pubblico deve avere la p. su quello privato; dare la p. ai problemi sociali; queste ragioni hanno la p. su tutte le altre. Talvolta, semplice superiorità numerica, soprattutto nella locuz. essere in p., essere in maggioranza, in maggior numero: i voti sono stati in p. favorevoli al nostro partito; come locuz. avv., in prevalenza, nella maggior parte, soprattutto: una città africana di 20.000 persone, in p. europei; si è verificata una diminuzione delle nascite, in p. nel Nord; con sign. affine, con prevalenza di: la spiaggia è esposta a tutti i venti, con p. del maestrale. 2. In statistica medica, il numero dei casi di una malattia, o di un qualsiasi evento morboso, verificatisi in una determinata popolazione in un determinato periodo. 3. a. In idraulica, con riferimento a un impianto di sollevamento di liquido da un serbatoio a un altro, p. geometrica o p. geodetica, la differenza tra le quote piezometriche del liquido nei due serbatoi, equivalente, in prima approssimazione, all’altezza che separa i due serbatoi; p. totale o p. resistente è la somma della prevalenza geometrica e di un’altezza equivalente alla perdita di carico dovuta alle resistenze nella condotta; p. manometrica o p. motrice di una pompa, la grandezza dipendente dalle posizioni dei due serbatoi nonché dalle velocità e dalle pressioni che presenta il liquido in ingresso nella pompa e subito dopo esserne uscito. Per alcuni tipi di pompe la prevalenza è definita come differenza tra le pressioni all’uscita e all’ingresso della macchina. b. Per estens., nei compressori, è il lavoro speso per unità di peso del gas.