prevedere
prevedére v. tr. [dal lat. praevidere, comp. di prae- «pre-» e videre «vedere»] (fut. prevedrò o prevederò; condiz. prevedrèi o prevederèi; per il resto, coniug. come vedere). – 1. Conoscere in precedenza, ipotizzare la possibilità di un evento, supporre in anticipo ciò che avverrà: posso già p. quello che mi risponderà; chi poteva p. un simile contrattempo?; prevedendo il peggio, se ne andò; p. il futuro; è difficile p. che cosa accadrà adesso; era da p. (o da prevedersi), si poteva facilmente immaginare: era da p. che sarebbe finita così. Talvolta, ritenere probabile: per domani si prevede tempo brutto; dopo quello che è successo, prevedo che sarà di malumore. 2. Contemplare, prendere in considerazione un’ipotesi come possibile: il regolamento non prevede questo caso; spec. nel linguaggio giur.: il codice italiano prevede il reato di diffamazione. ◆ Non usato il part. pres. regolare prevedènte; il latinismo previdènte ha solo uso di agg., e così il letter. preveggènte (v. le due voci). ◆ Part. pass. previsto (meno com. preveduto), con funzione verbale e come agg.: i casi previsti dalla legge; il suo intervento non ha avuto l’effetto previsto; anche come s. m., con valore neutro, ciò che si è ipotizzato, che si è supposto in precedenza: tutto si è svolto secondo il previsto; è arrivato un’ora prima del previsto.