previdenza
previdènza s. f. [dal lat. tardo praevidentia, der. di praevĭdens -entis «previdente»]. – 1. Qualità di chi è previdente, di chi, presagendo le necessità future, prende per tempo le misure adatte a fronteggiarle e superarle, sia come atteggiamento abituale sia come comportamento adottato in particolari circostanze: è un uomo di rara p.; il suo è stato un atto di p.; in quella situazione hai mancato di previdenza; la p. non è il forte di questo popolo (Ungaretti). 2. a. Azione (che più esplicitamente viene indicata come p. sociale) svolta dallo stato allo scopo di assicurare ai lavoratori, e in seguito a tutti i cittadini, i mezzi materiali di sopravvivenza e l’assistenza necessaria quando vengono a trovarsi in condizioni di bisogno (vecchiaia, periodi di disoccupazione involontaria, infortunî e malattie, invalidità di vario tipo): Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente pubblico cui è affidata la gestione dell’assicurazione contro l’invalidità e la vecchiaia e contro la disoccupazione involontaria, oltre ad altre funzioni di sicurezza sociale; genericam., istituti, opere, enti di previdenza. b. Talvolta, con sign. concr. e spec. al plur., i singoli provvedimenti previdenziali: sono necessarie ulteriori previdenze.