primula
prìmula (non com. prìmola) s. f. [lat. scient. Primula, dal lat. mediev. primula, der. di primus «primo»]. – 1. Genere di piante primulacee con alcune centinaia di specie erbacee quasi tutte perenni, in prevalenza delle zone montane e subalpine dell’emisfero settentrionale: hanno foglie tipicamente in rosetta basale, fiori solitarî o disposti in ombrella, a corolla di colore variabile dal bianco al giallo, ma anche rosa pallido, rosso intenso o blu, e frutto a capsula deiscente in cinque valve, con molti semi. Nella flora italiana sono presenti una ventina di specie, tra cui comuni la primavera e la primula (o primavera) odorosa; altre specie sono coltivate per ornamento. In queste piante è frequente l’ibridismo, sia naturale sia artificiale. 2. fig. P. rossa, persona ricercata dalla polizia che, con grande abilità, riesce sempre a fuggire facendo perdere le proprie tracce; per estens., persona inafferrabile, che non si trova mai. È un sign. che viene dal titolo (ingl. The scarlet pimpernel) di un romanzo della baronessa E. Orczy (1905), in cui è nome di battaglia assunto dal protagonista, un gentiluomo inglese che si dedica al salvataggio delle vittime della rivoluzione francese. ◆ Dim. primulétta, con riferimento al fiore di una primula, o anche a una piantina di primula.