privativo
agg. [dal lat. tardo privativus, der. di privare «privare»]. – 1. a. Che priva, che ha facoltà, potere di privare: pene p. della libertà personale; che causa privazione, mancanza, carenza: l’avarizia per sé è p., rigida ed inerte (Bacchelli). b. In linguistica, detto di elemento che, in composizione con un termine, indica negazione o assenza del concetto espresso da questo termine: per es., l’alfa privativo greco, il latino in-, ne- (in-sipiens = non sapiens; ne-scio = non scio), l’italiano in- (in-certo), a-2 (a-morale), ecc. 2. ant. Esclusivo, che appartiene o è concesso a determinate persone o gruppi di persone o enti: l’assaggio de’ metalli dovrebbe essere totalmente p. della zecca (Beccaria); l’autorità di creare, abolire, mutare le leggi fondamentali della nazione, è un diritto p. della nazione stessa (Filangieri).