privilegio
privilègio s. m. [dal lat. privilegium, comp. di privus, nel sign. originario di «singolo, particolare», e lex «legge»; quindi propr. «disposizione che riguarda una persona singola»]. – 1. Nel diritto pubblico, atto sovrano o legge che attribuisce a un soggetto o a una categoria di soggetti una posizione più favorevole di quella della generalità degli altri soggetti; anche la posizione stessa, in sé considerata: i p. della nobiltà e del clero prima della rivoluzione francese; accordare, concedere un p.; abolire un p.; ottenere un p.; godere di un p.; p. di stampa, facoltà concessa, a partire dal sec. 16°, dall’autorità (pontefici, imperatori, principi) a tipografi e librai di stampare opere con garanzia di esclusività per un determinato periodo di tempo, al fine di difendere le opere stesse dalle contraffazioni (la formula con privilegio e più estesamente con grazia, o grazie, e privilegio, con licenza de’ superiori e privilegio, sono frequenti nei frontespizî delle edizioni dei secoli 16°-18°); p. diplomatici, trattamenti internazionali dovuti dallo stato ospite ai rappresentanti di stati esteri accreditati presso di esso. Nel diritto privato, privilegi, titoli di prelazione riconosciuti a un creditore rispetto agli altri creditori per ottenere la soddisfazione del loro credito sui beni del comune debitore: hanno sempre e solo fondamento legale (e non già volontario), e il loro ordine è graduato minuziosamente dalla legge. In araldica, armi di privilegio (o di concessione), quelle che i sovrani o le repubbliche sovrane concedevano alle famiglie o alle città di unire alle armi proprie. Per il p. paolino, in diritto canonico, v. paolino1. 2. estens. a. non com. Particolare onore: aveva il p. di pronunciare il discorso di fine d’anno davanti alle famiglie dei compagni di collegio. b. Condizione, qualità, dote o merito speciale: questo libro ha il p. di esser chiaro; non sempre la saggezza è un p. dell’età matura; non ti rimembra Che questo è p. degli amanti, Sciolti da tutte qualitati umane? (Petrarca); essere, trovarsi in una posizione di p., di notevole vantaggio rispetto agli altri. 3. In senso concr., documento pubblico (pontificio, imperiale, regio) che comprova la concessione di un privilegio.