privo
agg. [dal lat. privus, propr. «che sta da sé»]. – Che manca di qualche cosa che dovrebbe avere, o che precedentemente aveva, intendendosi in genere di cosa necessaria, utile, gradevole, appropriata (sempre seguito da un compl. di privazione): un appartamento p. di riscaldamento; la stanza è p. di luce; un albergo p. di qualsiasi comodità; invalidi p. della vista, dell’udito. Con sign. più ampio nelle espressioni rimanere, restare privo di ... (equivalenti al più com. restare senza ...): famiglie rimaste p. di un tetto; anche con compl. di persona: ragazzi che nel terremoto sono rimasti p. dei genitori. Spesso in senso fig.: da più di un mese sono p. di sue notizie; un uomo p. di personalità, di principî morali; è uno strozzino assolutamente p. di scrupoli; il tuo è un ragionamento p. di senso; sono dicerie p. di fondamento; in partic., p. di sensi, svenuto (cadde a terra p. di sensi). Frequente il ricorso alla litote: con le sue risposte si è rivelato non p. di buon senso; è un uomo non p. d’intraprendenza; un barbaro che non era p. d’ingegno (Manzoni).