problematico
problemàtico agg. [dal lat. tardo problematĭcus, gr. προβληματικός «attinente a problema», sull’esempio del fr. problématique] (pl. m. -ci). – 1. Che costituisce un problema, che non può essere accettato senza discussione ma dev’essere chiarito, determinato, provato; detto di ciò che non è immediatamente intelligibile o che non si è certi se corrisponda a verità, e quindi può dare luogo a perplessità: la vostra è un’affermazione p.; sono ipotesi molto problematiche. Con sign. più generico, incerto, dubbio, che ha scarse possibilità di realizzarsi: la riuscita dell’esperimento è p.; il successo dell’impresa appare per ora molto problematico. 2. Detto di opera, teoria, trattazione che pone dei problemi, che è densa di problemi piuttosto che di conclusioni: un discorso p.; la sua critica è fondamentalmente p.; analogam., di persona che è portata a porsi dei problemi, a scorgere le difficoltà e le contraddizioni di concetti, atteggiamenti, situazioni: autore, filosofo, critico p.; per estens.: una personalità p.; un carattere molto p.; tu non sei uno stupido, anzi sei una natura problematica (Arbasino). ◆ Avv. problematicaménte, in modo o con atteggiamento problematico: porsi problematicamente di fronte alla realtà della vita.