proclisi
pròcliṡi (o procliṡìa) s. f. [tratto da enclisi, enclisia, con sostituzione del pref. gr. προ- «avanti» a ἐν- «in»]. – In grammatica, fenomeno (affine all’enclisi, a cui si contrappone) per cui certe parole prive di accento si appoggiano sulla parola seguente con la quale costituiscono in modo regolare e fisso un gruppo fonetico, come avviene per il nostro articolo (la casa, pron. lacàsa), per il pronome personale e le particelle pronominali davanti al verbo (tu vai, pron. tuvvài; gli dissi, pron. glidìssi), per alcune preposizioni (da sé, pron. dassé; sopra tutto, pron. soprattutto), ecc. Così come le enclitiche, anche le proclitiche possono trovarsi accoppiate, pur mantenendosi, nella scrittura odierna, graficamente divise sia tra loro (a eccezione di glielo, gliela, gliene e sim.) sia dalla parola a cui il gruppo si appoggia: te lo dico, se ne vada, gliele consegnerò io.