prodizzazione
s. f. Assimilazione alle posizioni e alle scelte politiche di Romano Prodi. ◆ [tit.] Reazioni contraddittorie nel centrosinistra all’intervista in cui il segretario ha aperto a [George W.] Bush: è la sua «prodizzazione» / Dalla lotta al «governo», [Fausto] Bertinotti sposta Rifondazione [testo] E dopo il Prodinotti, brillante neologismo il cui copyright appartiene ad Antonio Del Pennino, repubblicano schierato col centrodestra, adesso arriva la prodizzazione di Bertinotti. Che ha fatto il segretario di Rifondazione comunista? (Ant[onella] Ram[pino], Stampa, 23 febbraio 2005, p. 2, Estero) • Dice Enzo Carra, responsabile della Comunicazione della Margherita: «Non siamo ipocriti. Mi sembra da escludere che, nel caso di una vittoria dell’Unione, si possa mantenere un’architettura di governo della Rai come questa. Sia chiaro. Nessuna occupazione della tv pubblica, nessuna "prodizzazione" che si contrapponga all’attuale berlusconizzazione. Ma certamente una Rai più equilibrata e più credibile». (Paolo Conti, Corriere della sera, 21 marzo 2006, p. 14, Politica).
Derivato dal nome proprio (Romano) Prodi con l’aggiunta del suffisso -izzazione.
Già attestato nel Corriere della sera del 24 dicembre 1998, p. 3 (Maria Latella).