prodotto2
prodótto2 s. m. [part. pass. sostantivato di produrre]. – 1. Genericam., tutto ciò che la terra produce o che costituisce il risultato di una qualsiasi attività umana: p. agricoli, vegetali; i p. della terra, del suolo, dei campi, della campagna; i p. della pesca, della caccia; p. industriali; p. chimici, farmaceutici, tessili; i p. dell’arte e dell’artigianato; p. naturali, ottenuti con la trasformazione di materie naturali; p. sintetici; p. grezzo, semilavorato, finito; prodotti di bellezza, l’insieme dei preparati cosmetici e medicinali messi in commercio per la cura e la bellezza del viso e del corpo; p. locali, nazionali, esteri; i p. del Lazio, della Francia; un p . di marca; lanciare un nuovo p.; vantare la bontà, le qualità di un prodotto. 2. Con senso ancor più generico, ciò che comunque si produce o che è il risultato di un’operazione, di un’attività manuale, fisica, chimica, fisiologica, intellettuale e sim.: il mulo è il p. di un incrocio; il p. del concepimento; p. organici; è un p. della sua fantasia, della nostra immaginazione. 3. a. In aritmetica e in algebra, il risultato dell’operazione di moltiplicazione: 20 è il p. di 4 per 5; anche, meno propriam., l’operazione stessa (per p. notevoli, v. notevole, n. 2). Il termine indica inoltre il risultato di altre operazioni, tutte sotto certi aspetti analoghe alla moltiplicazione ordinaria, nonché le operazioni stesse: p. scalare, p. vettoriale, p. tensoriale, p. topologico, p. di matrici, p. di un vettore per un numero reale, ecc., per i quali v. alle singole specificazioni. P. cartesiano di due insiemi A e B, l’insieme che ha per elementi tutte e sole le coppie ordinate in cui il primo elemento appartiene ad A e il secondo a B (se i due insiemi sono finiti, il numero degli elementi del prodotto cartesiano è uguale al numero degli elementi del primo insieme per il numero degli elementi del secondo insieme, donde il nome); qualora i due insiemi siano gruppi (o anelli, ecc.), si può introdurre una struttura di gruppo (anello, ecc.) anche nel prodotto cartesiano, che prende allora il nome di p. diretto. P. (o composizione) di due trasformazioni ϕ e ψ (per es., in geometria, di una rotazione e di una simmetria), la trasformazione che si ottiene applicando prima ϕ e poi ψ. P. logico, locuz. non com. o ant. che equivale a intersezione in teoria degli insiemi e a congiunzione in logica matematica; nell’elettronica digitale è l’operazione logica elementare (detta anche AND) su due o più variabili binarie indipendenti, il cui risultato è 1 se e solo se tutte le variabili hanno valore 1. Proprietà di annullamento del p., proprietà in base alla quale un prodotto risulta nullo nel caso e soltanto nel caso in cui sia nullo almeno uno dei fattori, verificata negli insiemi dei numeri reali e dei numeri complessi, e più in generale in qualsiasi corpo. b. In chimica, p. di solubilità, v. solubilità. 4. Nel linguaggio economico, il risultato di un’attività produttiva, ossia il bene o servizio ottenuto mediante la trasformazione di altri beni o servizî. Con riferimento a una singola unità di produzione: p. totale, quantità di beni prodotti; p. medio, rapporto tra il prodotto totale e il numero delle unità di fattori produttivi impiegati; p. (o produttività) marginale, l’incremento del prodotto derivante dall’accrescimento di una unità di un fattore produttivo, rimanendo costanti tutti gli altri fattori. Con riferimento alla contabilità nazionale di paesi a economia di mercato, p. interno lordo (spesso indicato con la sigla PIL), il valore di tutti i beni e servizî finali ottenuti all’interno del territorio nazionale in un determinato anno utilizzando fattori di produzione e di proprietà di residenti e non residenti; p. nazionale lordo (spesso indicato con la sigla PNL), il valore di tutti i beni e servizî finali prodotti in un determinato anno dai residenti nazionali sia all’interno del paese sia all’estero. Talvolta, è usato come sinon. di reddito.