profanare
v. tr. [dal lat. profanare, der. di profanus «profano»]. – 1. In senso religioso, annullare o compromettere il carattere sacro di cose, luoghi, persone, sia mediante colpe o atti che ne violino la sacralità, sia con atto rituale: la chiesa è stata profanata da un suicidio; una mano sacrilega ha profanato i sacri arredi; non com., sconsacrare, dissacrare: l’altare, prima di esser demolito, è stato profanato. 2. Per estens., nell’uso corrente, violare, offendere con atti, parole, comportamenti cose, luoghi, persone, istituzioni ai quali sono dovuti venerazione e rispetto: p. il nome di Dio, della patria; p. una reliquia; p. le tombe; p. la memoria di un defunto; m’incresce di p. le tue orecchie col racconto della nostra colpa (Invernizio).