profilare
(ant. proffilare) v. tr. [der. di filo1, col pref. pro-1]. – 1. a. Disegnare il profilo, tracciare la linea di contorno d’una cosa o persona: rasciuga e poi ... profila il tuo disegno sottilmente (Leonardo); con uso assol.: p. a penna, a carboncino, a matita. Con sign. più concreto, p. una scarpata, operare lo spianamento e la rifinitura superficiale del paramento inclinato di un rilevato o di una trincea stradale, delle pareti di un canale in terra e simili. b. In senso fig., descrivere succintamente, delineare nei tratti essenziali: la figura del medico nel romanzo è appena profilata; quelle poche righe ... serviranno a profilar meglio l’indole di mia madre (I. Nievo). c. Come intr. pron., disegnarsi, stagliarsi, spiccare nelle linee di contorno contro uno sfondo: le colline si profilavano nitide nel cielo azzurro; la sua ombra si profilò per un istante sulla parete; La trama del carrubo ... si profila Nuda contro l’azzurro (Montale). In senso fig., apparire imminente, avviarsi a prendere consistenza e realtà: si profilava qualche speranza di libertà; cominciava a profilarsi all’orizzonte la minaccia di un conflitto. 2. In sartoria, guarnire abiti e indumenti con profili: p. una gonna, una camicetta, una giacca. ◆ Part. pass. profilato, anche come agg. e s. m. (v. la voce).