progredire
v. intr. [dal lat. progrĕdi «avanzare», comp. di pro-1 e gradi «camminare, andare»] (io progredisco, tu progredisci, ecc.; aus. avere con soggetto di persona, essere con soggetto di cosa). – 1. Andare avanti, avanzare, procedere verso il compimento di un evento, di un’opera, di un’attività, o il raggiungimento di un migliore livello: p. nello studio; paesi che progrediscono nella civiltà; il lavoro progredisce, non progredisce. Meno frequente con il semplice sign. di procedere, avanzare, sia in senso deambulatorio (p. nel cammino) sia nel senso più astratto di fare progressi, senza idea di avvio al compimento o di miglioramento e perfezionamento: quella passione ... nel mio cuore va progredendo con tanta forza ch’io non potrò più sostenerla (Foscolo). 2. Fare progressi, migliorare, perfezionarsi: in questi ultimi decennî la tecnica è molto progredita; il suo stile ha bisogno di p. ancora. ◆ Part. pres. progrediènte, avanzante (per lo più con valore verbale): oltre le agitazioni di piazza ... c’era la progrediente formazione di un partito socialistico in Italia (B. Croce). ◆ Part. pass. progredito, anche come agg., avanzato nella civiltà, evoluto: paese progredito; sono popoli molto progrediti; migliorato, perfezionato: raggiungere forme di vita più progredite.