proibito
agg. e s. m. [part. pass. di proibire]. – 1. agg. Vietato, non consentito: armi p., quelle che la legge vieta espressamente di portare con sé; giochi p., i giochi d’azzardo che l’autorità ritenga di vietare nel pubblico interesse; colpo p., nel pugilato, nella lotta, nella scherma, non ammesso dai rispettivi regolamenti; avere il pugno p. (v. pugno, n. 2); frutto p. (v. frutto, n. 1 b); libri p., quelli messi all’indice (v. indice, n. 2 b). Per estens., giorno p., quello in cui, per il 2° precetto della Chiesa, vige l’obbligo dell’astinenza dalle carni; tempo p., ciascuno dei periodi dell’anno (Avvento e Quaresima) in cui la Chiesa proibisce di celebrare solennemente le nozze. Per estens., sogni p., aspirazioni, ambizioni eccessive, fuori della realtà; amori p., quelli condannati dalla morale corrente. 2. s. m. Attività proibita: il gusto, il fascino del proibito. 3. agg. In fisica, in alcune espressioni, escluso, non consentito: livello energetico p., banda p., livello o banda di livelli in cui non si possono trovare elettroni o altre particelle; transizioni p., quelle che, pur relative a livelli energetici consentiti, risultano peraltro escluse da specifiche regole di selezione.