proiettore
proiettóre s. m. [der. del lat. proiectus; v. proietto e proiettare]. – 1. Apparecchio che impiega una sorgente luminosa e un sistema di lenti o specchi per proiettare un fascio di luce intenso e ristretto e illuminare oggetti anche molto lontani. In partic., il tipo per scopi militari, detto stazione fotoelettrica o assol. fotoelettrica, è costituito da una lampada ad arco a corrente continua alimentata da un gruppo motogeneratore, e da uno specchio paraboloidico di vetro o di metallo; p. di teatro, costruiti in modo analogo ai precedenti, ma dotati, oltre che di uno specchio, di un condensatore e di filtri colorati per particolari effetti. P. di veicoli, più comunem. detti fari, destinati a illuminare la strada da percorrere (sono in genere due negli autoveicoli a quattro o più ruote, uno nei motoveicoli, uno o due nei veicoli ferroviarî), e costituiti da un vetro frontale, da uno specchio e da una lampadina per lo più a due filamenti, i quali possono essere comandati separatamente: uno di essi è situato nel fuoco dello specchio e dà un’illuminazione intensa e profonda (p. abbagliante), mentre l’altro è posto anteriormente al fuoco ed è schermato in modo da escludere i raggi che, riflessi sullo specchio, si propagherebbero verso l’alto abbagliando i guidatori dei veicoli che viaggiano nella direzione opposta (p. anabbagliante); in partic., p. allo iodio, che impiegano lampade allo iodio con aggiunta di altri alogeni e offrono prestazioni molto elevate; p. fendinebbia, a fascio di luce anabbagliante fortemente delimitato verso il basso. 2. Apparecchio per la proiezione su schermo di immagini fisse (come il diascopio, o il diaproiettore, cioè il p. per diapositive), oppure di immagini in movimento, come, in partic., il p. cinematografico (o macchina da proiezione), che consiste essenzialmente in un sistema ottico di proiezione (costituito da una lampada posta nel fuoco di uno specchio paraboloidico, di un condensatore e di un obiettivo), un sistema di trascinamento della pellicola (che viene trasferita dalla bobina di svolgimento a quella di riavvolgimento) e da un sistema di raffreddamento (a circolazione forzata di aria o ad acqua); può essere muto, per proiezioni senza il sonoro (usato da amatori per pellicole a passo ridotto), o sonoro, per la proiezione di pellicole a passo normale o anche a passo ridotto; in partic.: p. a testa sonora ottica, dotato di una cellula fotoelettrica che legge una colonna sonora registrata su pista ottica; p. a testa sonora magnetica, dotato di una o più testine magnetiche che leggono una o più colonne sonore registrate su pista magnetica. 3. Per analogia con i sign. precedenti, si chiama p. acustico o ultrasonoro l’apparecchio mediante il quale si proietta in una determinata direzione un fascio di onde sonore o ultrasonore a scopo di segnalazione o per ricerca subacquea: per es., l’ecogoniometro e l’ecometro. 4. Con sign. astratto, in matematica e nelle sue applicazioni, nome di alcuni operatori aventi a che fare, direttamente o indirettamente, con operazioni di proiezione.