pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di Roma il centro internazionale della "moda programmata", […] una specie di "pronto moda" di una volta che a differenza del prêt à porter in cui vedi oggi e compri tra sei mesi, in 40 giorni la merce ti arriva nel negozio e puoi essere molto più vicino al cliente» [Stefano Dominella intervistato da Flavia Fiorentino]. (Corriere della sera, 19 luglio 2003, p. 47, Cronaca di Roma) • L’Interporto Campano guidato da Gianni Punzo è infatti quest’anno il partner principale della manifestazione [Napolifilieramoda] – la prima in Europa per numero di espositori dedicata al pronto moda – promossa dall’Unione degli Industriali della Provincia di Napoli, in collaborazione con la Regione Campania. (D. B. S., Repubblica, 10 settembre 2004, Napoli, p. VII) • [tit.] Boom del tessile cinese a Prato / Dal «pronto moda» ricavi per 55 milioni [testo] […] È questa la realtà dei «pronto moda» cinesi a Prato, evidenziata da una ricerca della Confartigianato. (Avvenire, 18 gennaio 2005, p. 20, Economia & Lavoro).
Composto dall’agg. pronto, usato con valore sostantivale, e dal s. f. moda.
Già attestato nella Repubblica del 1° agosto 1988, p. 2 (Walter Fuochi).