pronunciare (o pronunziare /pronun'tsjare/) [dal lat. pronuntiare "proclamare, annunziare pubblicamente", der. di nuntiare "annunziare", col pref. pro-¹] (io pronùncio, o pronùnzio, ecc.). - ■ v. tr. 1. [esprimere con la voce: p. un suono] ≈ proferire. ‖ articolare. ⇑ emettere. 2. a. (estens.) [rendere in parole: p. un nome; pronunciò poche parole di scusa] ≈ dire, esprimere, proferire, (spreg.) spiaccicare. b. [dire pubblicamente o con una certa solennità: p. un discorso, un giuramento] ≈ fare, proferire, tenere. ↑ declamare. ● Espressioni: pronunciare i voti [entrare a fare parte di un ordine religioso] ≈ prendere i voti, prendere (o vestire) l'abito. c. [rendere manifesto: p. un giudizio] ≈ emettere, enunciare, esprimere, formulare, manifestare. 3. (giur., polit.) [rendere esecutivo: p. una sentenza] ≈ e ↔ [→ PROMULGARE (1)]. ■ pronunciarsi v. intr. pron. [manifestare la propria opinione, con la prep. su o assol.: è difficile p. su questione così delicata; non mi pronuncio] ≈ esprimersi, prendere posizione. ↑ esporsi, sbilanciarsi. ‖ fare (o rilasciare) dichiarazioni. [⍈ DIRE]