propagare
v. tr. [dal lat. propagare, propr. «propagginare», comp. di pro-1 e del tema pag- che si ritrova in pangĕre «ficcare, piantare»; cfr. anche propaggine] (io propago, tu propaghi, ecc.). – 1. Moltiplicare mediante la riproduzione: p. una specie animale, vegetale. Più com. il rifl.: è una razza che si è propagata rapidamente; queste erbacce si propagano con estrema facilità; il propagarsi dei virus. 2. fig. Spargere, diffondere: p. la fede tra gli infedeli; p. un culto; p. una dottrina, un’idea; p. la cultura; p. una notizia; p. lo scandalo, p. il contagio. Come intr. pron., diffondersi: sono notizie che si propagano in un attimo; il contagio si è propagato rapidamente; il panico si propagò nella folla. 3. intr. pron. Trasmettersi, estendersi, avanzare nello spazio: il propagarsi del moto ondoso, della luce, del calore, di un suono, della corrente elettrica nei fili; la mano … si tendeva in carezze radenti come un breve propagarsi di vento (I. Calvino). 4. letter. Estendere, allargare: ben gli parve [a Giove] conveniente di p. i termini del creato, e di maggiormente adornarlo (Leopardi).