propagolo
propàgolo (o propàgulo) s. m. [lat. scient. propagulum, der. del lat. class. propagare «propagare»]. – In botanica, qualunque elemento pluricellulare che serve alla riproduzione vegetativa delle piante, come per es. i propagoli delle briofite, e in particolare delle epatiche dei generi lunaria e marcanzia, i bulbilli ascellari di Dentaria bulbifera e quelli che si formano nelle infiorescenze di certi agli, gli invernacoli di numerose piante acquatiche, ecc. (v. fig. a p. 294).