propoli
pròpoli s. f. o m. [dal lat. propŏlis, gr. πρόπολις, propr. «ingresso, dintorni d’una città», comp. di προ- «avanti» e πόλις «città»]. – Sostanza resinosa, bruna, prodotta dalle gemme degli alberi, che le api rielaborano e adoperano per chiudere fori e interstizî dell’arnia, per attaccare i favi e verniciarli, e per renderli immuni da attacchi di batterî e funghi. Già nota agli Egizî, che la utilizzavano nell’imbalsamazione, e ai Greci che l’adoperavano per accelerare la cicatrizzazione delle ferite, è anche oggi impiegata in preparazioni farmaceutiche e cosmetiche, per lo più come componente di creme, ma in bassa proporzione perché può dar luogo a casi di sensibilizzazione (dermatite da propoli).